lunedì 3 agosto 2009

Fletto i muscoli e...

La tragica fine di “Testamento Tribolacco” simboleggia il desiderio di fuggire dalla realtà, anche se non in modo definitivo come vorrebbe far apparire (non per niente l’ultima frase è stata mutuata, con una piccolissima modifica, dal grido di battaglia di un supereroe imbranato e sfigato di nome Rat Man, creatura nata dalla mente di un geologo votatosi al fumetto, Leo Ortolani). Ho lasciato Tribolacco ma non la vita. Mi sono allontanata dall’infelicità momentaneamente, con un cordone ombelicale alla Bernard Werber, per tornare più consapevole e pronta a nuove esperienze traumatiche. Infatti ho incontrato altri pazzi, altre colleghe pronte a ispirarmi esilaranti narrazioni, come i miei timidi lettori ben sanno. Non sai mai cosa ti attende. E’ giusto sperare un aldilà paradisiaco, la speranza non la si toglie a nessuno, ma il vero divertimento è qui, in questo mondo pieno di difficoltà che ti sfidano a essere superate e a dimostrare quanto vali. “Fletto i muscoli e salto nel vuoto”.

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