mercoledì 26 maggio 2010

Cetaganda

L'ennesima puntata della saga del giovane Miles Vorgosikan, "Cetaganda" di Lois MacMaster Bujold, per metà fantascienza e per metà un giallo, si potrebbe anche leggere senza sapere niente delle precedenti avventure. Attenzione, però: potreste rimanerne affascinati e sentire il bisogno di cominciare dall'inizio. Non perché il protagonista sia un avventuriero arguto e coraggioso o perché le sue peripezie siano onorevoli tentativi di salvare l'universo da otto pianeti votati alla conquista ma perché Miles, con i suoi difetti fisici che lo fanno zoppicare e apparire goffo, con la sua curiosità che lo porta a cacciarsi nelle situazioni più diplomaticamente riprovevoli, con il suo sesto senso per l'intrigo che gli fa scorgere nel più noiso dei funerali di stato un pericoloso complotto genetico, ci fa morire dalle risate. Riesce a farsi ustionare da una proiezione olografica e - quasi - incenerire da un tappeto erboso a una mostra d'arte. Riesce a scendere in picchiata da un grattacielo dentro una specie di bolla di sapone e a finire tra le braccia delle più belle dame di Cetaganda senza beccarsi neanche un bacio ma meritandosi una medaglia al valore. Si tratta dell'unico protagonista della SF che diventa eroe ancora prima di essere un uomo. Riuscirà il nostro Miles a crescere e a meritarsi un'astronave tutta sua (senza rubarla)? ****

domenica 9 maggio 2010

Consigli di non-visione

Facendo zapping, mi sono imbattuta in DJTV proprio nel momento in cui iniziavano i "Consigli di non-lettura" che recitavano più o meno così: "Lasciate pure i libri sullo scaffale! Ve lo facciamo noi il riassunto dei libri e, anche se non si avrete letti, farete bella figura con gli amici!" Seguiva una storpiatura de Il signore degli anelli di Tolkien della lunghezza di cinquanta parole di cui almeno venti erano dedicate alla bruttezza di Gollum: "Ma quanto è brutto Gollum? Eh sì, è proprio brutto..." e via dicendo. Sono rimasta scandalizzata. Sono questi i consigli da dare ai teenager? E' questa la fine della lettura? E' questa la cultura che vogliamo trasmettere? Non sono tanto vecchia ma io in questa farsa non mi riconosco. Come mai l'onnipresente garante delle tele-comunicazioni non si è ancora accorto di questa grave istigazione alla stupidità? Non arrendiamoci e boicottiamo DJTV. In fondo, non serve ascoltare musica: basta che qualcuno ce ne faccia un riassunto.

mercoledì 5 maggio 2010

Ricette fanta-siose

Se siete in dieta, non leggete "Memorie di un cuoco d'astronave" di Massimo Mongai, romanzo di fanta-cucina grazie al quale l'autore ha vinto il premio Urania nel 1997. Delle serie: prendete la giuria per la gola. La trama è un pretesto per delineare le nuove frontiere dell'arte culinaria dopo la scoperta d'innumerevoli civiltà aliene con le quali l'uomo si troverà a convivere in una pacifica Agorà verso il 3500. Un cuoco umano, imbarcatosi su un'astronave per un viaggio di anni, si ritrova a dover imbandire 3 pasti al giorno per centinaia di croceristi di varie specie, schizzinosi e abituati a menù diversissimi, alcuni allergici a certi cibi (che per altri sono prelibatezze) o con tabù religiosi insuperabili. Il nostro eroe, dotato di sensibilità per gl'ingredienti e di fantasia per le tecniche di cottura fuori dal comune, non solo si rivela un perfetto capo-cuoco ma risolve alcune crisi inter-specie che avrebbero potuto portare a beghe diplomatiche o, addirittura, allo sterminio delle stesse. Il tutto farcito da una buona dose di sesso futuristico, di cui, naturalmente, non dirò una sola parola in koiné per non rovinare la sorpresa.
Il libro ha due difetti: la lettura risulta un po' frammentaria e alcuni ingredienti riportati nelle ricette non si trovano ancora sul mercato. Accidenti! ****