mercoledì 5 maggio 2010

Ricette fanta-siose

Se siete in dieta, non leggete "Memorie di un cuoco d'astronave" di Massimo Mongai, romanzo di fanta-cucina grazie al quale l'autore ha vinto il premio Urania nel 1997. Delle serie: prendete la giuria per la gola. La trama è un pretesto per delineare le nuove frontiere dell'arte culinaria dopo la scoperta d'innumerevoli civiltà aliene con le quali l'uomo si troverà a convivere in una pacifica Agorà verso il 3500. Un cuoco umano, imbarcatosi su un'astronave per un viaggio di anni, si ritrova a dover imbandire 3 pasti al giorno per centinaia di croceristi di varie specie, schizzinosi e abituati a menù diversissimi, alcuni allergici a certi cibi (che per altri sono prelibatezze) o con tabù religiosi insuperabili. Il nostro eroe, dotato di sensibilità per gl'ingredienti e di fantasia per le tecniche di cottura fuori dal comune, non solo si rivela un perfetto capo-cuoco ma risolve alcune crisi inter-specie che avrebbero potuto portare a beghe diplomatiche o, addirittura, allo sterminio delle stesse. Il tutto farcito da una buona dose di sesso futuristico, di cui, naturalmente, non dirò una sola parola in koiné per non rovinare la sorpresa.
Il libro ha due difetti: la lettura risulta un po' frammentaria e alcuni ingredienti riportati nelle ricette non si trovano ancora sul mercato. Accidenti! ****

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