domenica 19 settembre 2010

Indovina chi è

Questa volta non dico subito il titolo del libro che ho appena finito di leggere. Lo lascio indovinare, come l'identità dell'assassino in un legal thriller, seminando indizi qua e là.
Si ambienta in Italia e il suo autore, che è stato ospite al Festival della Letteratuta di Mantova una decina di giorni fa, ha un lavoro che non c'entra nulla con la letteratura. Infatti il suo stile è colloquiale, persino sgrammaticato, e non ha mai visto un congiuntivo in vita sua. Frasi tipiche: "...il contenuto di quei fascicoli non poteva importarmi di meno..." e "Avevo pensato tante volte che quella situazione non poteva durare e che dovevo fare qualcosa". Imparare l'uso della consecutio, direi io. Per fortuna la frequenza di espressioni colorite e volgari ci rammenta per tutto il romanzo che non stiamo leggendo un autore che si prende sul serio. Se non altro si concentra sulla trama e la storia procede con buon ritmo, allentato solo dall'immancabile flirt del protagonista con una vicina di casa "gnocca".
La storia si svolge a Bari, il protagonista è in crisi esistenziale e odia gli ascensori. Per chi non avesse ancora indovinato, vorrei aggiungere che fuma, compra vino bianco della Napa Valley e, vergognandosi di bere decaffeinato, fa numerosi isolati a piedi pur di non ordinarlo al bar più vicino e farsi beccare in fragrante da conoscenti. E' un avvocato, insomma. Su di lui sono stati scritti più casi, tradotti in varie lingue. E' pubblicato da una casa editrice del Sud ed è testimone inconsapevole del successo del suo caro autore.
Non posso dirvi altro! Il suo numero di scarpe dovrete indovinarvelo da soli. Voglio solo precisare che se appartenete alla categoria della casalinga di Voghera, amante delle storie ben scritte ma non auliche, lo troverete irresistibile.

P.S. Chi non avesse la vaga idea di chi stiamo parlando è pregato di scrivermi un benedetto commento.

Nessun commento:

Posta un commento