martedì 21 dicembre 2010

Pazzo canadese

Un amico mi regala "La versione di Barney" di Mordecai Richler, un ebreo canadese. Mai sentito nominare. Inizio a leggerlo con riluttanza: saranno le solite quattrocento pagine di finta biografia, in realtà di auto-elegia, dove non succede niente ma quel niente è ben raccontato. Infatti all'inizio il protagonista, sebbene privo di qualsiasi talento, s'intrufola in un gruppo di artisti canadesi trasferitisi a Parigi e si lascia incastrare da una di loro, una disegnatrice di chine pornografiche.
Poi si scopre che: il protagonista, Barney Panofsky, forse è un assassino; la prima moglie aspettava un figlio da un altro; la terza moglie è stato l'unico amore della sua vita; lui contrabbandava antichità egizie; che seconda moglie era una ricca borghese viziata; la prima una ninfomane; lui un alcolizzato e così via. Non necessariamente in questo ordine.
Il tutto condito da un'ironia che non risparmia niente e nessuno. Panofsky vuole raccontare la sua verità e questa, come si sa, fa male, persino ai morti. Sulla tomba di suo padre, dopo aver vuotato una bottiglia di whisky di marca, depone "anziché il solito sassolino, un tramezzino con la carne affumicata e un cetriolo sottaceto". I sassolini che si toglierà dalle scarpe saranno altri.
C'è di che divertirsi leggendo questo romanzo. Il protagonista è fuori di testa, e in parte deve esserlo stato anche l'autore. Provo un po' d'invidia: conducendo una vita tranquilla non si può sperare di diventare un bravo scrittore, tantomeno che il proprio romanzo diventi la sceneggiatura di un film in uscita il prossimo gennaio con, guarda caso, uno dei miei attori preferiti, Paul Giamatti.
Si scopre se Barney è veramente un assassino solo all'ultima riga dell'ultima pagina e ci si domanda: "Come ho fatto a non capirlo?!"
Insomma è un polpettone all'apparenza e nello stile, frammentario e caotico, ma non nella sostanza. E' come un buon Ruben (il tramezzino già citato). Traboccante di carne di manzo affumicata, che sembra che potrà esplodere da un momento all'altro, ma gustoso e indimenticabile.

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