mercoledì 6 ottobre 2010

Ricetta californiana

Ovvero: come preparare una zuppa e vincere il Leone d'Oro

Ingredienti: un attore hollywoodiano divorziato, la figlia dodicenne, due ballerine di lap-dance, una Ferrari, un elegante albergo a Los Angeles, vicine di stanza allupate (quanto basta).
Procedimento: prendete una telecamera e insistete sull'attore mentre si fa la barba a mezzogiorno, dopo essersi preso l'ennesima sbronza, zoomate sui suoi tatuaggi per poi allontanarvi e riprendere l'impersonalità della stanza d'albergo. Seguite il protagonista mentre si dirige in piscina per distendersi su un lettino a prendere il sole e fate un fermo-immagine sugli occhiali firmati. Mescolate il tutto con l'arrivo della figlia ma solo finché anche lei non si sarà messa il costume. Lasciate riposare in frigorifero per mezzora. Ho detto mezzora! Dopodiché caricate la telecamera su un'auto e seguite la Ferrari del protagonista che accompagna la suddetta figlia a una lezione di pattinaggio su ghiaccio. A questo punto, se avete un mattarello a portata di mano, colpitevi più volte in un punto vitale per evitare di addormentarvi e far perdere all'impasto la sua inconsistenza. Frullate con delle pale di elicottero - quello noleggiato dall'attore per accompagnare sempre lei a un campo estivo nei pressi di Las Vegas - e mettete in una pentola di ghisa il composto così ottenuto.
Tempi di cottura: basterebbero i primi dieci minuti per far appassire di noia ma vi consiglio di tenere il fuoco lento finché l'attore non si deciderà a mollare la sua rumorosissima e antiecologica auto e farsela a piedi. Se qualcuno pensa che abbia finito la benzina, sbaglia: è la pellicola che ha deciso di essersi impressionata troppo.
Servire: "Somewhere" di Sofia Coppola va servito in piccole dosi, piccolissime, onde evitare indigestione d'inutili fermo-immagine sugli alluci di un attore che, a parte la panza, non ha proprio niente di memorabile.

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